La legge di Bilancio 2024 prevede significative modifiche nel panorama giuridico successorio, concentrando l′attenzione sulle dinamiche delle donazioni lesive e sull′eliminazione dell′azione di restituzione. L′obiettivo apparente è semplificare il quadro normativo, ma le conseguenze sollevano interrogativi sulla tutela dei diritti successori e sulla fluidità nella circolazione dei beni. In particolare, la riforma prevede labrogazione della possibilità di esercitare l′azione di restituzione dei beni donati in caso di lesione della quota di legittima. Prima di questa modifica, i legittimari potevano contestare le donazioni entro un determinato periodo (20 anni), rivendicando la proprietà del bene donato dal defunto a terzi acquirenti. Tuttavia, con l′entrata in vigore della nuova normativa, questa possibilità è stata eliminata, ponendo una maggiore enfasi sulla solvibilità del donatario come unico mezzo di soddisfazione per il legittimario. La riforma ha mantenuto l′azione di riduzione, diretta contro il donatario, consentendo ai legittimari di rivendicare la propria quota di legittima. Tuttavia, l′eliminazione dell′azione di restituzione implica che i legittimari non possono più contestare la proprietà del bene a terzi acquirenti. Il nuovo scenario giuridico pone il rischio concreto di lasciare gli eredi legittimari senza una via di tutela effettiva. Se un donatario diventa insolvente, i legittimari potrebbero trovarsi privi di mezzi per far valere i propri diritti, poiché l′azione di restituzione contro terzi acquirenti non è più praticabile. In conclusione, la riforma successoria del 2024 rappresenta un passo significativo verso un sistema più moderno e flessibile. Tuttavia, le implicazioni della nuova disciplina sollevano interrogativi sulla bilanciata tutela dei diritti successori e sulla circolazione efficiente dei beni. L′adattamento delle strategie legali diventa imperativo in questo contesto normativo in evoluzione, dove la solvibilità del donatario assume un ruolo centrale nella sicurezza delle transazioni successorie.