Il 21 novembre 2023, la Corte di Cassazione ha emanato l′ordinanza n. 32219, delineando i parametri giuridici per la nomina dell′amministratore di sostegno. La decisione assume particolare rilevanza nel contesto normativo, evidenziando gli aspetti fondamentali di valutazione e processo. L′ordinanza trova fondamento nel contesto normativo delineato dall′articolo 12 della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilitą, imponendo un′esaminazione dettagliata dei requisiti, con particolare riguardo alla volontą del soggetto beneficiario. Il Tribunale di Firenze, in un caso specifico, ha designato un amministratore di sostegno diverso dal coniuge del beneficiario, basando la decisione su fattori quali lo stato di salute del beneficiario e le spese finanziarie sostenute dalla moglie, incluso l′acquisto di un veicolo di notevole valore. Il reclamo avanzato dalla parte interessata č giunto alla Corte di Cassazione, che ha accolto il ricorso, sottolineando l′essenzialitą di una valutazione specifica dei presupposti e l′audizione personale del beneficiario durante il processo di nomina dell′amministratore di sostegno. La mancata audizione del beneficiario č stata oggetto di critiche da parte della Corte di Cassazione, evidenziando la limitazione della possibilitą del beneficiario di esporre le ragioni della propria scelta in merito all′amministratore di sostegno. In sintesi, la decisione della Corte di Cassazione sottolinea l′importanza di un approccio dettagliato e rispettoso durante la nomina dell′amministratore di sostegno, rafforzando la necessitą di ascoltare attentamente le voci delle parti coinvolte. Questo precedente potrebbe avere implicazioni rilevanti per le future nomine di amministratori di sostegno. Per ulteriori chiarimenti o approfondimenti su specifici aspetti, sono a tua disposizione.